martedì 7 giugno 2016

L’integrazione a Montegranaro. Bene i corsi, male il resto.



Torno sull’argomento integrazione dopo aver letto la soddisfazione espressa dal nostro Sindaco e dall’Amministrazione Comunale per la buona riuscita del corso di lingua italiana per donne straniere. Vista la partecipazione e i risultati va detto che l’iniziativa merita un plauso. Il problema della lingua è serio e costituisce una delle barriere più importanti per l’integrazione dell’immigrato e, se vogliamo riuscire ad avere una reale integrazione, va risolto. La comunicazione e la reciproca comprensione è imprescindibile. Quindi molto bene per l’iniziativa ben riuscita.
Il problema, però, è che l’integrazione necessità di altri importanti interventi e non pare di vedere alcuna volontà di effettuarli, anzi. Ad esempio: collocare tutti gli extracomunitari in un'unica zona, come il centro storico o alcune vie circostanti, è pura ghettizzazione. Non mi sembra di vedere alcuna volontà di mettere mano alla questione.
Poi leggo dell’assessore Basso che intende promuovere degli incontri ad hoc per spiegare i meccanismi della differenziata agli stranieri, il primo fra i quali a cura dell’Imam. Ritengo la cosa estremamente sbagliata, in quanto lo straniero non deve avere questo genere di tutele, ma deve essere indotto a integrarsi, a frequentare la vita sociale e civile del paese in cui vive. Era importante far partecipare gli stranieri agli incontri comuni, cosa non avvenuta. Fare delle riunioni apposta per loro è, ancora una volta, una ghettizzazione. Occorre distinguere il buonismo ipocrita dalla reale volontà di integrare. Mi pare che ancora si faccia confusione.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento