venerdì 17 giugno 2016

Beverati e la vaga idea del da farsi



È sconfortante vedere e leggere quanto afferma l’assessore al centro storico, Giacomo Beverati. È sconfortante vederlo vantarsi di aver propiziato – perché è solo questo che ha fatto – una transazione immobiliare tra due privati, le cosiddette case a un euro che poi si riducono a una sola casa, acquistata dalla ditta Lo Monte che già in tempi non sospetti aveva manifestato interesse verso diversi immobili tra cui quello oggetto della transazione. È sconfortante vedere l’assessore che ritiene risolutivo questo suo piccolo intervento che poi si è fermato lì. Ad esempio ora la ditta deve smaltire tutta l’immondizia che ha trovato nell’immobile ma non trova la strada per farlo: l’Ecocentro non c’è e, comunque, non sarebbe utilizzabile mentre l’assessore fa l’indiano e non fornisce alcun aiuto.
È sconfortante leggere sul notiziario propagandistico del Comune, anzi, della maggioranza, pagato coi soldi di tutti gli elettori, compresi quelli che hanno votato diversamente, tutta la soddisfazione espressa dal nostro Beverati per l’incommensurabile cifra di 21.000 euro destinata al centro storico. È sconfortante vedere che si ritiene possibile e utile creare degli incentivi per chi ristruttura nel centro storico senza considerare che una ristrutturazione nel centro storico costa il doppio rispetto che in altre zone e che il valore dell’immobile è comunque inferiore almeno della metà di quelli di altre zone vista lo stato generale del quartiere.
È sconfortante assistere a questo teatrino stucchevole sui giornali con cui ci si autocelebra per non aver fatto nulla in due anni di governo e si parla di interventi che forse domani dopo chissà. È sconfortante vedere che non c’è un progetto, non c’è un’idea, non c’è una visione di insieme di quello che si vuole fare. È sconfortante vedere un uomo politico come Beverati, che è anche architetto e, quindi, dovrebbe essere competente, che ha prodotto nel 2009 un progetto per il centro storico eccellente che aveva in sé, se non la soluzione, buona parte di essa e oggi se ne scorda e parla di 21.000 euro come della manna dal cielo.
È sconfortante vedere questo politico, il più anziano in Consiglio Comunale dopo Gianni Basso e il più anziano in assoluto nella maggioranza, accontentarsi, nicchiare, raccogliere prono le briciole degli altri assessorati e non reagire, non ruggire, non pretendere maggiore considerazione da parte della sua maggioranza per le sue deleghe che vengono sistematicamente trattate come e peggio di Cenerentola mentre il centro storico che gli ha dato i natali e i voti muore. E la domanda è: perché?

Luca Craia

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