sabato 9 aprile 2016

ANTENNA VODAFONE: QUALCUNO CI HA DORMITO SOPRA. PERCHE'?

Comunicato stampa del gruppo consiliare di Viviamo Montegranaro 

Dire che senza l'operato di un'opposizione attenta, responsabile e fulminea il risultato della sospensione dei lavori, per l'installazione della nuova antenna Vodafone in zona San Liborio, non sarebbe stato raggiunto, non rende giustizia abbastanza.
Appena saputo ciò che stava accadendo di fianco la Strada Comunale Roccolo Svampa, perché avvertiti dagli abitanti della zona, il gruppo Viviamo Montegranaro insieme agli altri consiglieri di opposizione si sono tempestivamente attivati per scongiurare quanto stava verificando.
Ci si è accorti subito infatti, appena eseguito l'accesso agli atti in Comune, che la pratica faceva acqua da tutte le parti e che i lavori sul cantiere Vodafone erano difformi dallo pseudo progetto presentato al Suap.
Così i sette consiglieri di opposizione, evitando speculazioni politiche di ogni sorta, hanno subito fatto richiesta di un consiglio comunale urgente, attraverso la presentazione di una proposta di delibera che impegnasse il sindaco e la giunta nel controllo immediato della pratica e del cantiere, e nella conseguente sospensione dei lavori.
Nell'assemblea cittadina presso il circolo Acli di San Liborio abbiamo subito evidenziato le due fasi da mettere in campo: controllo e sospensione lavori e successivamente trattativa fra la Vodafone e proprietario del vecchio sito. E così si è fatto e si sta facendo.
Ora però, analizzando a sangue freddo tutta la vicenda, alcune domande ce le poniamo e di conseguenza le giriamo anche agli amministratori comunali, guidati da un sindaco che fino a ieri ci ha raccontato un'altra favola, asserendo che l'amministrazione aveva le mani legate nei confronti della Vodafone e che il parere legale chiesto all'avv. Ortenzi scongiurava ogni azione nei confronti della stessa Vodafone. Come se il fatto di essere una multinazionale delle telecomunicazioni da il diritto di poter calpestare norme, diritti e persone.
Alcune considerazioni si impongono :
- Perché vi è stato un lungo periodo di silenzio, tra l'arrivo della richiesta avvenuto lo scorso 28 dicembre e l'inizio dei lavori di metà marzo, durante il quale la maggioranza non ha informato la cittadinanza  tenendo un comportamento omertoso?
- Perché con il nascere delle preoccupazione della popolazione e con l'interesse delle minoranze al caso si è adottata la linea aggressiva dell'attacco politico e del conteggio delle antenne in precedenza installate?
- Perché di fronte alle macroscopiche lacune che i tecnici e le minoranze hanno evidenziato giungendo a richiedere un consiglio comunale urgente, si è preferito lasciar colpevolmente trascorrere altri 10 giorni, durante i quali il palo dell'antenna è stato eretto?
- Perché una pratica che viene presentata i 28 dicembre in Conferenza di Servizi, che necessita di oltre 10 pareri ed autorizzazioni di enti vari, riesce in meno di 20 giorni lavorativi ad ottenerli tutti?
- Perché nessun responsabile si è accorto dei tanti e troppi vizi che gli elaborati progettuali presentavano?
- Perché una volta realizzato il manufatto nessuno si è accorto che lo stesso era posizionato diversamente, ad oltre 15 metri di distanza, rispetto al progetto presentato?
Siamo inoltre stupiti nel constatare che all'interno del provvedimento di sospensione lavori, il responsabile dell'ufficio urbanistica insista nel voler considerare la Strada Comunale Roccolo Svampa come una strada Vicinale (in tal caso cambierebbero le distanze ammissibili dal manufatto). Eppure in Consiglio comunale abbiamo ampiamente dibattuto e dimostrato con atti alla mano che così non è. Errare è umano, ma perseverare è diabolico.
Siamo però soddisfatti di vedere come alcune posizioni sono totalmente cambiate e lo leggiamo nello stesso provvedimento di sospensione dei lavori. Finalmente qualcuno si è accorto che il manufatto è spostato di 15 metri rispetto al progetto, che è stato posizionato in un versante (zona totalmente inedificabile), che manca un autorizzazione paesaggistica contrariamente a quanto dichiarato nel titolo unico autorizzativo.
Secondo noi molte altre sono le lacune urbanistiche e le opacità in questa pratica, d'altronde bastava guardare la foto allegata alla richiesta di autorizzazione, che illustrava la zona dove sarebbe stata installata l'antenna, ma che è invece stata scattata su un terreno di altra proprietà.

Alla luce di tutto ciò ci sembrano gravissime le parole del Sindaco Mancini "pochi margini di manovra…non si poteva fare altrimenti" ma altrettanto gravi le sue affermazioni quando dice che "purtroppo il parere è in linea con quanto abbiamo sempre sostenuto, ovvero che dal punto di visto normativo e procedurale tutto è stato fatto …", riferendosi al parere dell'avv. Ortenzi, il quale scrive che non può entrare  in merito alla questione e valutare gli aspetti tecnici della problematica poiché gli attuali amministratori non gli hanno prodotto i documenti necessari per entrarvi in merito.
I Consiglieri Comunali di Viviamo Montegranaro continueranno ad essere responsabili e a lavorare affinché venga trovata una soluzione adeguata al problema antenna di San Liborio, evitando di trasformare il tutto in una sterile speculazione politica.
Ma al tempo stesso siamo consapevoli che alla Vodafone sono già stati fatti troppi sconti e che i controlli urbanistici di routine che di solito vengono effettuati sul resto della cittadinanza, qui non ci sono stati. Come mai?

Montegranaro, lì 9 aprile 2016

GRUPPO CONSILIARE VIVIAMO MONTEGRANARO

Gastone Gismondi
Anna Lina Zincarini
Mauro Lucentini

Nessun commento:

Posta un commento