sabato 26 marzo 2016

Autobus. Controlli su cosa? L’ipocrisia e l’emotività.


L'interno di un autobus della tratta Montegranaro-Fermo

Non fosse tragico, a leggere certi articoli verrebbe da ridere. Siamo ancora in piena onda emotiva dopo la tragedia del pullman spagnolo ed ecco che arriva la notizia di due scolaresche quasi miracolate per essere scese da un pullman guidato, pare, da un inetto, almeno stando alle cronache. Ed allora i surfisti dell’emotività che si indignano, puntano il dito sugli autisti come se fosse una categoria di banditi e, udite udite, tessono le lodi delle società di trasporti che “eccellono” in ogni settore. Come se gli autobus li comprassero gli autisti. Come se fossero gli autisti ad autoinfliggersi turni massacranti.
E le società di trasporti eccellenti, ne vogliamo parlare? Vogliamo parlare degli autobus scolastici stipati fino all’inverosimile? Parliamo di eccellenze ma parliamo anche di quello che potrebbe accadere qualora uno di questo autobus trasformati in scatole di sardine avesse un incidente. Pensiamo alla fine che farebbero le sardine, che poi sarebbero i nostri figli. Pensiamoci. E la Provincia di Fermo, che minaccia controlli e pugni di ferro, cominci a controllare come vengono portati a scuola i nostri ragazzi. Sarebbe più credibile. Ma forse non andrebbe sul giornale e, chissà, qualche eccellenza potrebbe lamentarsene.

Luca Craia

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