sabato 30 gennaio 2016

I bollettini dell’assurdo



Sembra una sciocchezza ma non lo è. I bollettini di pagamento per il servizio delle lampade votive del cimitero, emessi con una lunga serie di errori, sono una cosa seria. Prima di tutto il fatto che siano state imputante ad alcuni utenti somme non dovute. Il Comune ha fatto sapere, sulla sua pagina Facebook, che emetterà dei nuovi bollettini ma mi pare che la cosa sia gravemente insufficiente. Non tutti gli utenti interessati hanno Facebook, credo, né sono tenuti ad averlo. E se qualcuno nel frattempo paga? Sarebbe stato molto meglio inviare una lettera a casa.
Altro errore è quello della data di fatturazione. La fattura porta la data del 1 febbraio ma i bollettini sono stati consegnati tra il 28 e il 29 gennaio. A parte l’ilarità che questo potrebbe generare, il fatto è grave perché siamo di fronte a un illecito fiscale che potrebbe avvantaggiare il Comune posticipando il versamento dell’Iva. Se lo fa un privato incorre certamente in sanzioni. Il Comune, non so.
E proprio l’Iva è un altro errore presente nelle cartelle delle lampade cimiteriali. Infatti l’imposta è stata applicata anche sugli oneri per ritardato pagamento che, invece, dovrebbero essere esenti e, addirittura, sul rimborso delle spese di spedizione. Un pastrocchio dietro l’altro, quindi, che deve essere necessariamente sanato e che, certamente, non può considerarsi risolto con due righe scritte su Facebook

Luca Craia

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