lunedì 25 gennaio 2016

Consumo di suolo zero? Senza incentivare le ristrutturazioni?



La forte contraddizione nelle motivazioni che adduce la giunta Mancini a sostegno dell’operazione relativa alle retrocessioni è il discorso del consumo di suolo zero. Condivido in pieno il concetto di evitare di consumare ulteriormente il nostro territorio, già fortemente massacrato nei favolosi anni ’70 e ’80 anche grazie all’assenza di un piano regolatore e allo strapotere degli studi tecnici tutt’ora in vigore.
Ma mi domando: come si può concepire la volontà di non consumare suolo con la totale mancanza di una politica che incentivi il recupero degli immobili esistenti? Come si può pensare di evitare di far costruire nuovi edifici quando non esiste un progetto di recupero del centro storico o degli opifici del centro urbano? Vogliamo bloccare l’edilizia e, conseguentemente, un parte cospicua della nostra economia o stiamo solo raccontando frottole?
Il consumo di suolo lo si arresta quando si incentiva e si rende remunerativo l’investimento sul patrimonio immobiliare esistente. A Montegranaro il patrimonio esistente, in particolare nel centro storico, sta deteriorandosi e perdendo ogni appetibilità economica, e l’amministrazione comunale non ha un progetto, non ha un piano, non investe un centesimo in questa direzione. O non si hanno le idee chiare o c’è malafede. O tutte e due le cose insieme.

Luca Craia

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