martedì 17 novembre 2015

Troppo nervosi per il solo bene degli studenti



Il clima politico a Montegranaro è teso, direi avvelenato, fin da pochi mesi dopo l’elezione della nuova amministrazione. La reazione cattiva alle critiche e la vendicatività dell’Amministrazione Comunale ha portato un’esasperazione dei toni nel dibattito politico (se così ancora possiamo definirlo) che ha portato e porterà danni a lungo termine nei rapporti interpersonali anche al di fuori della politica, ferendo in maniera grave la vita della nostra comunità.
Pensavo, anzi, speravo che questa tensione potesse rimanere confinata all’interno dell’ambito strettamente politico. Pensavo che, in altre frange della società civile, la dialettica potesse essere più pacata per quanto lo scontro sulle singole questione potesse essere pesante. Evidentemente sbagliavo e a vedere come si sta conducendo la campagna elettorale (che tale non dovrebbe essere) per l’elezione del Consiglio di Istituto viene da pensare o a un contagio o a una contaminazione della politica in spazi dove la politica non dovrebbe entrare.
La presenza di due liste è una fatto positivo, sintomo di vitalità e propositività. Ma la seconda lista (che poi è la numero 1) dichiaratamente nasce in pura contrapposizione all’altra. Nel volantino che presto raggiungerà le famiglie degli allievi delle scuole montegranaresi (fatto piuttosto inusuale per un'elezione scolastica, sintomo di un impegno forse un po' fuori misura), si legge, infatti, che la lista è nata non per un progetto comune dei genitori che vi si sono candidati ma per “l’assenza di trasparenza nel gruppo di genitori che ci ha rappresentato nell’ultimo triennio”. È un’accusa grave verso il vecchio Consiglio ma ci potrebbe stare. Poi, però, a voler cercare bene, non vediamo alcuna proposta concreta. Quindi l’unico motivo per cui questo gruppo di persone si è messo insieme è quello di sostituirsi a chi ha retto il Consiglio fino a oggi.
Poi c’è l’accusa di politicizzazione nei confronti della lista nr. 2, che è quella espressa dal Consglio uscente. Un’accusa comprensibile, visto che in questa lista, tra gli altri, figura anche l’ex Sindaco Gismondi che è anche l’ex Presidente. Ma l’accusa viene da una lista dove le personalità impegnate in politica abbondano, per quanto, come hanno tenuto a precisare, non ricoprono incarichi. Francamente non capisco perché il non ricoprire incarichi possa assolvere da ogni accusa di politicizzazione ma è questo che ci si vuole far credere.
E tutto questo andrebbe anche bene, non fosse per i toni aspri, il guardarsi in cagnesco, il clima da guerra civile. Io stesso sono stato minacciato di una fantomatica denuncia solo per aver pubblicato l’elenco dei nomi dei candidati. Io credo che, non solo abbiamo toccato il fondo, ma che stiamo raschiando il barile. C’è un limite alla tensione politica e lo abbiamo superato da un pezzo. E la cosa più grave che questo clima accompagna l’elezione di un organo che dovrebbe concorrere alle scelte sull’educazione dei nostri giovani per la quale ritengo sia auspicabile una maggiore serenità. Credo che tuTti si debba fare una riflessione, abbassare i toni e concentrarsi sui temi concreti. Lasciando davvero fuori la politica, le sponsorizzazioni e i “mi piace” feisbucchiani di incattivite personalità istituzionali.

Luca Craia

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