lunedì 23 novembre 2015

Sì ma… il cinema?



Riaperto finalmente il nostro amato teatro con una manifestazione di pregio elevato (ma si poteva inaugurare il giorno prima e gratis, per dare un segnale che il teatro è davvero di tutti) rimane appesa la questione cinema. Ubaldi parla, ottimisticamente, di ricominciare le proiezioni nono prima del 2016, se tutto va bene dopo l’estate. Dico ottimisticamente perché comprare il macchinario per la proiezione digitale non è economicissimo e, purtroppo, si è persa l’occasione di usufruire dei fondi europei.
Il punto è proprio questo: perché si è persa questa occasione? Perché ora dobbiamo spendere soldi, necessari, per carità, che potevano però essere risparmiati semplicemente organizzandosi per tempo? La risposta non può essere quella sostenuta dal vicesindaco, ossia che col teatro chiuso non si poteva concorrere, perché si sapeva benissimo che il teatro avrebbe riaperto al massino entro fine anno (addirittura, si ricorderà, si suppose la sua apertura per aprile, con lo spettacolo di Ascanio Celestini, cosa che poi non fu più possibile). Quindi perché, nel frattempo, non si è stipulato l’accordo col gestore in modo di poter presentare la domanda per i fondi in questione?
Credo che la questione sia importante. Infatti non è solo per dover passare un altro anno senza cinema, è anche il dover spendere ulteriori soldi che potevano essere risparmiati. E un cinema chiuso non è cosa di poco conto. Il cinema, in un piccolo centro come il nostro, svolge un’importante funzione sociale. Aggrega, fornisce cultura, sostiene la gioventù. Montegranaro dovrà fare a meno di tutto questo per un altro anno.

Luca Craia

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