venerdì 16 ottobre 2015

Consulta delle associazioni: pessima la prima


Il Sindaco di MOntegranaro, Ediana Mancini
L’impressione che ho avuto è stata quella di essere in un posto dove si era stati convocati per giocare a briscola e ci si è accorti di non avere più le carte. Il primo incontro tra l’Amministrazione Comunale e le associazioni cittadine è stato imbarazzante: vuoto di idee, confusione nei ruoli, assenza totale di un progetto. In sostanza non si è capito che ci abbiano convocato a fare.
Poche le associazioni che hanno risposto all’appello del Sindaco: una decina o poco più. Erano quasi di più gli esponenti della giunta: Sindaco, Beverati e Ubaldi. Tutte le associazioni presenti (o quasi, le eccezioni sono rappresentate dalle solite fedelissime) piuttosto perplesse fin dall’inizio, perplessità espresse a più riprese da diversi rappresentanti dei sodalizi culturali. I ragionamenti contorti degli amministratori non sono riusciti a spiegare cosa vorrebbero fare esattamente.
Tutti i rappresentanti delle associazioni hanno concordato sulla necessità di ridare vita alla Proloco, che potrebbe svolgere ruolo di coordinamento come aveva fatto il primo anno di vita. Ma, dovesse tornare in vita, poi sarebbe un doppione della consulta. Quindi? Nessuna risposta.
Come la mettiamo con il neonato Ente Presepe Vivente, il cui Presidente è anche Consigliere Comunale e, pertanto, non potrebbe partecipare alla Consulta? La Sindachessa, a questa domanda, si è inalberata, ha svicolato, farfugliato, cambiato argomento e non ha risposto.
Quindi con quali scopi nascerebbe la consulta? Per coordinare, dicono. Poi esce il solito Gianfranco Mancini, ieri sera in veste di portavoce degli Amici della Musica, che afferma che le sovrapposizioni di eventi nella stessa data sono naturali, ci sono sempre state e sempre ci saranno. E quindi, allora, che vogliamo coordinare? Se non c’è la volontà di non sovrapporsi mi pare che si stia solo perdendo tempo.
Stiamo creando un nuovo organismo o solo un’assemblea periodica delle associazioni? Non è stato chiaro, ma pareva più la seconda. Solo che, alla fine, sono state chieste delle adesioni. Ma se non è un’organizzazione, dotata di regolamento e statuto, a che cosa si aderisce? Non basta convocare tutte le associazioni periodicamente e chi ha voglia di partecipare all’assemblea partecipa?
L’impressione, nettissima, è quella che ho detto all’inizio: si voleva fare qualcos’altro ma sono venuti meno i presupposti essenziali. Quali siano stati questi presupposti non lo posso sapere ma lo posso immaginare: il presepio vivente, per esempio, non è mai stato nominato, e quando ci ho provato io, ho fatto arrabbiare il Sindaco. Eppure è l’evento associativo più importante dell’anno. Strano.
Quindi ci si dovrebbe rivedere a breve per programmare non ho capito bene cosa. Vediamo se, al prossimo incontro, sentiremo qualche risposta più credibile. Ieri sera abbiamo solo perso un paio d’ore da dedicare a cose più costruttive.

Luca Craia

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