martedì 22 settembre 2015

Oltre alla materna senza mensa e la didattica che se ne va a farsi benedire, la gravità sta altrove



La questione mensa è, secondo me, ben più grave di quello che sembri. Al di là del servizio essenziale non erogato, al di là delle implicazioni sociali, al di là soprattutto del danno che si fa alla didattica specie pensando alla scuola materna, dove il momento del pasto è parte integrante dell’insegnamento, la gravità risiede nell’ennesima bugia.
Perché, vedete, sono abbastanza sicuro che di quello si tratti: il Comune deve risparmiare qualche migliaio di Euro e lo fa intervenendo sulla mensa. Sulla scelta politica possiamo discutere all’infinito: si potrebbero recuperare quei soldi altrove, ne abbiamo elencati tanti, di sprechi, su queste pagine, tra assunzioni evitabili e investimenti su iniziative fantasma, ma se la scelta politica dell’amministrazione Mancini prevede di sacrificare la mensa a favore di altri servizi, il Sindaco se ne dovrebbe assumere la responsabilità.
Invece questa responsabilità viene scaricata sul tecnico che fa il sopralluogo (lo stesso che gli anni passati certificava l’idoneità dei locali e che, quest’anno, guarda la sfiga, non li trova più adeguati) e sulla vecchia gestione della scuola che pare (o così si vuole sottendere) abbia fatto mangiare i nostri figli in maniera illegale. In realtà pare evidente che tutto questo serve a nascondere una scelta politica ben precisa, in linea con le politiche scolastiche del governo Renzi. Ma camuffare la scelta da necessità e raccontare l’ennesima bugia ai cittadini è imperdonabile.

Luca Craia

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