giovedì 20 agosto 2015

Le mani della politica nelle associazioni



Non capisco cosa si intenda, sulla pagina del Comune di Montegranaro, dove un post piuttosto vago parla di un fantomatico albo delle associazioni, pubblicando un link che rimanda al sito ufficiale dell’ente dove, in una pagina dedicata, si trovano moduli vari e regolamenti che non c’entrano nulla e nulla spiegano sull’argomento. Cosa sarebbe, allora, quest’albo delle associazioni?
Nella lista di documenti presenti nella pagina linkata figura un modulo che servirebbe a iscrivere l’associazione a tale albo. Questo modulo cita una determina che, però, non sono riuscito a trovare pubblicata sul sito del Comune, per cui brancolo nel buio. Rimango però perplesso per il fatto che si pubblicizzi qualcosa di già deciso (altrimenti non lo si pubblicizzerebbe) ma nessuno si è preso la briga di consultare le associazioni prima di prendere qualsiasi tipo di decisione che le riguardi.
Le associazioni, evidentemente, stuzzicano molto la politica. Sono tante, le associazioni culturali e di volontariato, a Montegranaro, e operano in maniera molto incisiva nella vita sociale cittadina. Questo, oltre agli evidenti benefici per la collettività, propizia anche un (talvolta) involontario ritorno di immagine per chi vi opera. È evidente che questo ritorno di immagine farebbe un gran comodo a chi fa politica.
Che sia questo il motivo per cui tutti, e quando dico tutti intendo TUTTI, si danno un gran da fare per poter in qualche modo organizzare, per non dire controllare, il mondo associativo? Il Sindaco ci ha provato a più riprese sin dai primi passi mossi dopo le elezioni. Con scarso successo, verrebbe da dire, causando più che altro danni, spaccature e tensioni. Le migliori iniziative in campo associativo continuano a prendere vita in maniera autonoma e senza l’apporto concreto della politica. Nel contempo il Comune si appoggia sempre e comunque su alcune (poche) realtà associative che vivono praticamente solo dell’apporto, anche economico, dell’ente pubblico.
Ora si vuole creare un albo. Non si capisce bene a cosa possa servire perché non lo si spiega. Ma soprattutto nessuno ha convocato le associazioni per sentirne il parere, per ascoltare un consiglio, il punto di vista di chi opera quotidianamente in un campo dove chi ci governa non ha esperienza alcuna. Spero che, quanto prima, si voglia far luce sulla vicenda ma, per ora, vorrei solo rimarcare un’ennesima mancanza di tatto.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento