venerdì 28 agosto 2015

Gli sprechi nella scuola (nel nostro piccolo) e la politica



Con il pensionamento della storica Dirigente Scolastica montegranarese, Annalena Matricardi, si propone un caso piuttosto rappresentativo di come funzionino le cose nei microcosmi delle realtà locali e, di conseguenza, nel macrocosmo Italia. Il caso evidenzia un immotivato spreco di denaro e di professionalità a discapito, probabilmente, della qualità del servizio che si eroga. E, in questo caso, parlando di scuola, parliamo di un servizio essenziale e fondamentale.
Veniamo al caso: la dottoressa Matricardi, in scadenza di mandato e in procinto di godersi la meritata pensione, pensa di potere essere utile ancora per un po’ e, in funzione di quanto sancito dalla legge Madia che stabilisce la possibilità di “avvalersi temporaneamente, di personale in quiescenza per trasferire le competenze, esperienze e la continuità nella direzione degli uffici, si propone come reggente per un anno senza stipendio, in modo di poter accompagnare il cambio di guardia nella maniera più leggera possibile.
La risposta del Dirigente Regionale è stata la classica risposta all’italiana: non so se si può fare, la legge non è chiara, forse sì, forse no, chieda lumi al Ministero. Così la nostra ormai ex dirigente si appresta a chiedere, appunto, lumi al ministero ma, nel mentre, viene ufficializzata la nomina della nuova Dirigente dell’Isc di Montegranaro. Il Dirigente Regionale non ha atteso neanche un minuto. Perché?
La nuova Dirigente, al dottoressa Petrelli, presenta un curriculum di tutto rispetto ed è accompagnata da fama di persona seria e competente, per cui sono certo che sarà in grado di gestire egregiamente la nostra scuola, ma credo che l’affiancamento con la dottoressa Matricardi (sia con lei che con un altro dirigente al quale fosse stato assegnato il ruolo in via definitiva e non temporanea come nel nostro caso) avrebbe sicuramente portato benefici. Anche la titolarità per un ulteriore anno lasciata alla Matricardi senza costo alcuno (ricordo che lo avrebbe fatto senza stipendio, quindi gratis) sarebbe stata positiva in quanto avrebbe garantito continuità, scongiurato traumi e non sarebbe costata nulla. Invece si è preferito spendere soldi pubblici e accorpare la gestione di due grandi istituti nelle mani di una sola persona che, per quanto capace, avrà comunque limiti di tempo e di impegno. E soprattutto non credo che lo farà gratis.
A tal proposito ricordo anche che, a suo tempo, lo stesso accorpamento tra due scuole (quella di Montegranaro e quella di Monte San Pietrangeli) fu messo fortemente in discussione da esponenti politici montegranaresi perché si manifestò il dubbio che non fosse possibile gestire bene un Isc così grande. Ora che la gestione raddoppia, non sento alcuna voce. Come mai? Negli ultimi tempi ci furono delle divergenze anche forti tra Dirigenza scolastica e Comune, che mai hanno dato l’impressione di essersi sanate del tutto. Non voglio pensare a pressioni politiche su decisioni che politiche non dovrebbero essere, ma immagino che qualcuno, col pensionamento della dottoressa Matricardi, abbia tirato un sospiro di sollievo.

Luca Craia

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