venerdì 21 agosto 2015

Altro pastrocchio urbanistico. Si apriranno nuovi contenziosi?



Nella montagna di delibere e determine pubblicate nel periodo di ferragosto (chissà perché proprio in questo periodo) dal Comune ce n’è una piuttosto interessante che riguarda le alienazioni delle aree verdi avvenute nei mesi scorsi. Si ricorderà che il Comune mise in vendita (per motivi per me ancora oscuri) alcune aree destinate a verde pubblico. Un privato ne acquistò due, versando immediatamente e come richiesto il 90% della cifra dovuta. Ora il Comune delibera il fatto che si sono sbagliati.
L’errore consiste in questo: adiacente all’area in questione vi è un edificio in costruzione. Pare che, nel progetto di tale edificio, sia previsto un passo carrabile che andrebbe a sfociare proprio sull’area oggetto dell’alienazione. La vendita di tale area impedirebbe al privato che sta costruendo di poter realizzare l’uscita per cui creerebbe un danno a quest’ultimo. Da ciò il Comune, per autotutelarsi, delibera di non vendere più tale area.
Ora mi pongo un paio di domande:
- come poteva, il privato che costruisce, realizzare un passo carrabile su un area destinata a verde pubblico? Sul verde pubblico passano le macchine?
- Non si vuole danneggiare il privato che costruisce, ma così si danneggia il privato che acquista; evidentemente questi ha fatto dei progetti su quell’area e vedersela negare, dopo addirittura aver versato il 90% del dovuto, mi pare che non sia propriamente corretto.
Non vorrei che il caso vada a generare un ulteriore contenzioso tra Comune e cittadini. Non ce ne sarebbe bisogno, visti già alcuni precedenti casi piuttosto pastrocchiati sui quali si stanno attendendo i pronunciamenti della magistratura. Il punto, però, è un altro: non si è sempre lamentata, l’attuale maggioranza, del fatto che la precedente aveva aperto troppi contenziosi? Non mi pare si stia andando meglio. Inoltre: la rivoluzione in atto nell’ufficio tecnico comunale, siamo certi che stia producendo buoni risultati?

Luca Craia

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