mercoledì 1 luglio 2015

Rischio un nuovo linciaggio e parlo di tasse (ma non nomino la squadra di basket)



L’ultima volta che ho parlato di tasse sono stato scarnificato dai tifosi del basket (che hanno letto il titolo ma non l’articolo o che pagano molto volentieri le tasse, forse anche quelle altrui, chissà) e oggi, a tirare fuori di nuovo l’argomento, un po’ di timore ce l’ho. Però la cosa è grossa e va sottolineata. Non avevamo la Tasi, a Montegranaro. Magari, forse, qualcuno soffriva di questa menomazione, vedeva i comuni vicini che ce l’hanno e ne soffriva. Così ha pensato bene di mettersi in pari, anzi, magari di superarne qualcuno, visto che già avevamo le aliquote più alte sugli altri balzelli.
Però era importante tassare la prima casa della povera gente, specie in questo momento di crisi, dove qualcuno, magari, dovrà togliersi il pane di bocca per questa nuova imposizione che l’immarcescibile vicesindaco ci ha spiegato sul giornale. Non si tassano le seconde case, si badi bene, non si va a prelevare dove magari c’è più ciccia. Si preleva dalle tasche semivuote del cittadino comune, quello che si è fatto casa coi sacrifici e ora, magari, fatica anche a pagare il mutuo perché è in mobilità. È il comportamento che si dovrebbe aspettare da un’amministrazione composta per 2/3 da forze politiche di sinistra e per 1/3 dalla sedicente “destra sociale”. Massima attenzione, quindi, ai bisogni reali delle classi più deboli che, magari, si sono avanzate una casetta ma che meritano indubbiamente di pagarci sopra un’ulteriore tassa.
Le bugie si sprecano, ma ci siamo abituati. Ci avevano promesso niente tasse e ci ritroviamo, dopo poco più di un anno, con le vecchie tasse aumentate e con alcune nuove da pagare. C’è da essere soddisfatti. E il nostro onnipresente e onnipotente vicesindaco della destra sociale, che detta le regole alla maggioranza e ne fa i bilanci, ci spiega che non si poteva fare altrimenti, che ci sono i debiti fuori bilancio, i tagli e blablablà. Non ci spiega, però, come mai, poco più di un anno fa, ci raccontava tutta un’altra favola, ben sapendo che c’erano i debiti fuori bilancio, i tagli e i blablablà. E non ci spiega come mai si aumentino le tasse sulla prima casa e non sulla seconda e la terza. E non ci spiega come mai elargisce soldi agli amici per manifestazioni a cui non va nessuno, o come mai se ne va coi colleghi di giunta a Salsomaggiore a sprecare un po’ di soldi dei contribuenti. O come mai fa un bando per i rifiuti che, invece di farci risparmiare come promesso, ci fa pagare di più. E intanto Montegranaro è ripartita. Sì, ma a marcia indietro.

Luca Craia

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