martedì 21 luglio 2015

Perché non parli?



È la domanda che mi faccio quando assisto al Consiglio Comunale e vedo alcuni Consiglieri Comunali che non proferiscono mai verbo. Ci sono alcuni membri del Consiglio che non hanno mai dato l’opportunità ai cittadini di ascoltare la loro voce in streaming o via radio nel corso di una seduta, per tacere del pubblico in sala che li può vedere bene ma certamente non sentire.
Non è una novità, ci sono sempre stati i Consiglieri Comunali Silenziosi, quelli che votano ma non parlano. Ricordo molto chiaramente il Consigliere di maggioranza Gionata Pagliaricci, per fare un esempio, che fu talmente importante da far cadere la Giunta Gismondi senza mai aprire bocca in Consiglio Comunale.
Credo che la mia curiosità sia legittima, quindi, non tanto nel sentire il timbro di voce dei silenti quanto nel sapere consa detti silenti pensano. Perché, oltre a fare presenza silenziosa e attenta in Consiglio Comunale, questi votano pure, e sarebbe bello, per un cittadino elettore (specie per il cittadino elettore che ha votato per loro), sapere talvolta come funziona il loro ragionamento, essere partecipe delle loro elucubrazioni e del processo sinaptico che porta alle decisioni che poi si traducono in voto.
Per cui, perché non parlate, o Consiglieri Silenziosi? Il microfono funziona, i vostri curriculum dicono che anche il cervello non dovrebbe essere messo male, perché allora non ci rendete edotti del vostro pensiero? Perché esprimete il voto ma non ce lo spiegate? Faccio appello alla vostra sensibilità: se ci siete, battete un colpo.

Luca Craia

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