lunedì 6 luglio 2015

Arkeo e i Carolingi: un convegno che rimarrà nella storia



Credo, senza falsa modestia, che il convegno sui Carolingi in Val di Chienti tenutosi ieri a Montegranaro rimarrà negli annali e verrà ricordato a lungo e non solo perché è stato un grande successo di pubblico nonostante la giornata torrida. Si è trattato di un esperimento che, per la prima volta, ha messo seduti intorno a un tavolo simbolico tutti (o quasi) gli studiosi di questo filone di ricerca sempre più affascinante, tentando di gettare le basi per un coordinamento degli studi del settore storico inerente la presenza del Popolo Franco nel Piceno.
Grande successo di pubblico, dicevamo: una media di sessanta spettatori nell’arco di tutta la giornata, che è partita alle 9 del mattino e si è conclusa alle 18, con un totale di oltre centoventi presenze. Ricco e corposo programma di relatori che hanno spaziato su diversi argomenti relativi all’alto medioevo nelle Marche.
Il Convegno è stato impreziosito dalla presenza (inattesa, era stato predisposto un collegamento via Skype) del capostipite della teoria di Aquisgrana in Val di Chienti, il professor Don Giovanni Carnevale, il salesiano che, venticinque anni fa, ebbe per primo l’intuizione che Aachen non fosse l’Aquisgrana di Carlo Magno. Il professor Carnevale è stato presente fino alla fine dei lavori, intervenendo a più riprese nel dibattito.
Il convegno è stato curato ottimamente da Alvise Manni e organizzato da Arkeo, Centro Studi San Claudio, Francia Antiqua e International Research Institute for Archeology and Ethology e si è pregiato della presenza di studiosi da tutta Italia: Enzo Mancini, Piero Giustozzi, Alfonso Rubino (che è intervenuto in collegamento via Skype), Albino Gobbi, Elisabeth De Moreau D’Andoy, Daniele Petrella, Alberto Morresi, Fabrizio Cortella, Medardo Arduino, Giorgio Quintili, Gianfranco Baleani e Massimo Orlandini. Tutti gli interventi sono stati filmati e presto i video saranno pubblicati. Inoltre è prevista la pubblicazione degli atti del Convegno.
Abbiamo voluto questa convention e l’abbiamo voluta a Montegranaro perché riteniamo, coerentemente con gli obiettivi della nostra associazione, che gli studi in questo campo possano divenire una grande fonte di ricchezza per tutto il territorio, richiamando un turismo colto da tutto il mondo. Ne abbiamo avuta prova anche ieri con la presenza tra il pubblico di alcuni turisti che, saputo dell’evento, si sono spostati dalle loro località di villeggiatura per giungere a Montegranaro ad assistervi.
Durante la pausa per il pranzo ho guidato personalmente un nutrito gruppo di partecipanti per le vie del centro storico di Montegranaro e, al termine dei lavori, abbiamo aperto le porte di Sant’Ugo a quanti ancora non l’avevano vista. Registriamo anche la gradita presenza del Sindaco Ediana Mancini e del Vicesindaco Endrio Ubaldi. Il Sindaco ha anche salutato brevemente il pubblico ad inizio lavori. Un momento molto importante per Montegranaro, ancora una volta protagonista della vita culturale regionale e non solo.

Luca Craia

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