lunedì 1 dicembre 2014

Diffusi i dati delle contravvenzioni. Curiosità e perplessità.



Sono stati diffusi nei giorni scorsi dal Comune di Montegranaro i dati raccolti dalla Polizia Municipale e relativi alle contravvenzioni del Codice della Strada rilevate sul territorio comunale nell’arco del 2014 (ovviamente escluso dicembre). I dati parlano del numero delle multe elevate, degli articoli contravvenuti ma anche di età dei multati, di fasce orarie e di zone maggiormente “indisciplinate”.
Intanto è interessante notare che la stragrande maggioranza delle sanzioni riguarda la violazione di articoli relativi a sosta e fermata. Tutti sappiamo come si parcheggi male, irrispettosamente, incivilmente nel nostro paese e i dati confermano questa convinzione. Del resto basta farsi un giro nelle ore di punta per rendersi conto di quanta maleducazione esista nel parcheggio delle vetture.
Altro dato che conferma quanto si sapeva è che la gran parte delle contravvenzioni sono cadute in viale Gramsci dove, si sa, il parcheggiatore incivile da il meglio di sé.
Interessante anche vedere le fasce orarie e l’età dei multati. Sono dati forse non così importanti ma che indicano una realtà su cui ragionare. E quindi ragioniamo.
Intanto è curioso che le multe per eccesso di velocità siano pochissime. Andiamo tutti piano (ma non mi pare) oppure non vengono effettuati controlli in questo senso?
L’età dei maggiormente multati va dai 30 ai 66 anni. I giovani sono così bravi o gli orari in cui questi si scatenano non sono frequentati dai chi deve controllare?
Le zone in cui si concentrano le multe sono centrali, in particolare in viale Gramsci. Ma tutti sappiamo che in tutte, ma proprio tutte, le vie montegranaresi si parcheggia male. Forse è il caso di controllare anche le strade secondarie.
Non si notano cifre rilevanti per infrazioni che pure vengono notoriamente commesse. Ad esempio l’articolo 155 non figura tra le contravvenzioni eppure di rumori stradali, specie d’estate e specie da giovani alla guida di ciclomotori ce ne sono eccome.
Insomma: bene la diffusione dei dati, segno di trasparenza; molto bene che si stia finalmente intensificando il controllo e la richiesta di disciplina. Ma bisognerebbe allargare l’intervento a tutto il codice della strada.

Luca Craia

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