lunedì 27 ottobre 2014

Chiacchiera chiacchiera, per i piccioni ancora non si è fatto niente.



Si è fatto un gran parlare, nei mesi scorsi, del problema dei piccioni che hanno invaso, ormai da anni, il centro storico di Montegranaro. Certo, è normale che nei centri storici vivano i colombi, ma nel nostro, a causa dei numerosi edifici diroccati dove gli animali trovano comodo rifugio e prolificano, la colonia di volatili è estremamente numerosa e crea disagi e problemi anche seri, a causa del guano presente massicciamente non solo in strada ma anche e soprattutto negli edifici stessi, guano che, oltre al cattivo odore e all’estetica, rappresenta anche un rischio per la pubblica salute.
Arkeo ha promosso, un paio di mesi fa, una raccolta di firme per sollecitare interventi. Si badi bene: non si suggeriva come intervenire ma si chiedeva soltanto di intervenire con solerzia. L’amministrazione comunale rispose che stava predisponendo una campagna di sterilizzazione dei volatili. Contemporaneamente subimmo l’attacco, di una violenza verbale inaudita e inspiegabile, da parte della responsabile dello Sportello Diritti degli Animali di Montegranaro, politicamente molto vicina all’assessore al centro storico, la quale accusò la nostra associazione di “istigare” l’uccisione dei piccioni, cosa da noi mai pensata né detta. Io stesso fui “punito” con l’espulsione dal gruppo Facebook dello Sportello. La cosa non era affatto tranquillizzante circa la reale volontà dell’amministrazione comunale di risolvere celermente il problema.
E infatti, ad oggi, non si è mosso nulla. Non risultano interventi nel senso indicato all’epoca dall’assessore (sterilizzazione) e le strade continuano a essere lastricate di guano senza che nessuno venga a pulire adeguatamente attrezzato (la sola scopa non serve praticamente a nulla). Nel contempo circolano voci circa una nuova soluzione ventilata da piazza Mazzini, ossia non più la sterilizzazione ma l’installazione dei gabbioni per la cattura, quelli tanto osteggiati, ad esempio, dallo Sportello Animali e che lo stesso assessore aveva giudicato, in prima battuta, inadeguati forse perché adoperati dalla passata amministrazione.
Ora, il punto è questo: non credo che a nessuno interessi quale sia il metodo che il Comune voglia utilizzare, auspicando che esso sia comunque nei termini di legalità (uccidere i piccioni, come si sa, è illegale). Quello che, però, interessa ed è improcrastinabile è che si prenda finalmente una decisione e si intervenga immediatamente con un sistema, qualunque esso sia, ma che sia rapido, efficace e risolutivo. Non più tentennamenti, quindi, non più parole al vento ma fatti concreti. Il tempo passa ed è davvero ora di passare ai fatti.

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