sabato 3 maggio 2014

CANOSA. PUGLIA. L’OSPEDALE CHE NON VUOLE MORIRE – di Anna Lisa Minutillo



Non ci si preoccupa mai e mai troppo della nostra salute oppure di quella di chi ci circonda ,ci vediamo e ci sentiamo invincibili,pieni di vita ,non pensiamo mai al fatto che un giorno potremmo avere bisogno di cure e poi quel giorno arriva,avremmo anche le strutture preposte a prendersi cura di noi ma di punto in bianco le cose che prima apparivano semplici e lineari finiscono con il non essere così.

Mi sono occupata di malasanità  cercando di rendere noto e di far soffermare la vostra attenzione su una situazione personale delicata un po’ di mesi fa,ora sono raggiunta da un moto di agitazione perché come sempre si assiste quasi paralizzati a situazioni pesanti che uccidono le speranze ,che tormentano l’animo ,che mi fanno comunque vergognare di continuare a vivere in questo paese (volutamente scritto con la lettera minuscola),un paese che può essere solo fiero di annoverare fra le sue fila delle persone volenterose,attente,che ci stanno provando e ci provano da un po’ a restare umane anche in un clima non semplice come quello in cui si ritrovano a vivere,ma procediamo con ordine e leggiamo quest’altra “bella”novità  .

Parliamo dell’Ospedale di Canosa di Puglia una struttura per cui si è investito una bella fetta di patrimonio fornendola di reparti altamente attrezzati e specializzati che sono stati inaugurati da rappresentanti politici di tutto rispetto ,che lo hanno preso a cuore e che si sono impegnati affinchè potessero essere considerati un fiore all’occhiello della Regione Puglia sia per specializzazione che per efficienza.

Sembra essere diventato uno dei migliori sport del momento quello di costruire e distruggere ciò che con tanti sacrifici chi dal basso ma in modo onesto e non subdolo opera nella quotidianità cercando di dare sempre il meglio impegnandosi a svolgere il suo lavoro con dedizione e cura per l’ammalato,ci si interroga e non si capisce bene a favore di chi,anche se diventa inevitabile pensare a scelte lobbistiche,speculative e di elettorato.

A raccontare la storia di un bene che non si vuole assolutamente voler veder morire è Primo De Mattei ,un nome di una persona comune,di una persona che non può restare insensibile  di fronte a tanta superficialità,il nome di una persona che sa ancora cosa vuol dire tenere su la  testa ,il nome che potrebbe essere benissimo il mio non cambierebbe nulla quando la vita non la si subisce ma la si vuole vivere e la si vuole continuare a regalare anche alle altre persone.

Un racconto lucido,diretto a tratti accorato ma mai disperato anzi fiero come la fierezza che spesso ritroviamo negli occhi di tanti lavoratori che si vedono strappare la stabilità che fino a pochi instanti prima si possedeva e in un battito di ciglia sembra quasi rivoltarsi contro, così come sembra fare la stessa vita.

Non posso fare altro che descrivere la situazione di questo ospedale partendo dalla fierezza di questo sguardo per ciò che esso era riuscito a diventare grazie al lavoro di tante persone ed all’attenzione che personalità come Vendola e l’assessore alla sanità Elena Gentile facente parte della giunta di quest’ultimo nella Regione Puglia hanno fieramente rappresentato per poi abbandonare questa struttura e questo personale  alle dimenticanze ed alle superficialità di cui ammalati e personale  non hanno di certo  bisogno in questo momento.

HA partecipato all’inagurazione del punto nascita Nicky Vendola  e forse ora proprio per come si è posto nei riguardi di questo evento e della sua terra sarebbe il caso di vederlo e di trovarlo affianco alle persone e non sopra le parti .

Il personale e i cittadini si aspetterebbero da lui una maggiore presa di coscienza che non si può di certo racchiudere in due scarne battute  così come fanno  con loro Ernesto La Salvia chirurgo presso la struttura  oltre che sindaco di Canosa di Puglia che ha cercato e cerca di appoggiare le lotte del personale attivamente ricoprendo un ruolo oltre che professionale ,umano ed anche Francesco Ventola  il presidente della provincia BAT il quale ha cercato di portare il suo appoggio  oltre che morale anche fattivo presenziando alla manifestazione.

Ricordiamolo questo momento :

https://www.youtube.com/feature=player_embedded

Racconta Primo:si è partiti parlando di una situazione di riordino ospedaliero per arrivare ad una situazione catastrofica che giorno dopo giorno peggiora sempre più.

Si è deciso di lasciare aperte le strutture di Barletta e Bisceglie e la sede di Andria che rimane nell’entroterra penalizzando in questo modo tutte le persone che vivono in altri paesi tipo Minervino e Spinazzola che avrebbero difficoltà anche solo a raggiungere l’ospedale di Canosa figuriamoci quello di Andria collocato in pieno centro ,con un passaggio a livello da superare e con le vie che lo circondano che sono occupate settimanalmente dal mercato.

Cosa si nasconde dietro a queste scelte?

Come si fa a giocare sempre sulla pelle delle persone credendo di riuscire a giostrale e sentendosi dare dei buffoni o dei pagliacci quando si cerca solo di far conoscere la verità?

Perché vengono toccate solo le strutture che meno sono protette dall’appoggio di senatori e di europarlamentari e di consiglieri regionali? Non dovrebbero essere loro a mettere tutti i cittadini sullo stesso piano ed a prendersene cura,non fosse altro che per il fatto che se si viene eletti è proprio grazie al voto che regalano loro i cittadini?

La salute è una questione di serie A e di serie B oppure dovrebbe essere un bene che abbiamo tutti e che nessuno ha il diritto di toglierci e di  privarci?

Queste sono le domande di Primo e queste sono le risposte che in questo piano di riordino si sono visti recapitare gli ammalati,il personale,i cittadini all’ospedale Civile di Canosa di Puglia la situazione è questa:

Un’intera città è stata illusa della salvezza del suo ospedale. In più riprese, da oltre un anno.

Il  nuovo piano di riordino che prevede la soppressione di molti posti letto.L’ospedale di Canosa passerebbe da 102 posti letto a 52.

La situazione attuale è;

medicina

geriatria

cardiologia ( ancora per poco)

servizio di ginecologia

servizio di pediatria

4 posti di ortogeriatria(interventi sull’anziano fratture e protesi)

e day surgery (interventi in giornata senza degenza).

E questo è quanto si vorrebbe fare con il piano di riordino attuato

CHIRURGIA SOPPRESSA

ORTOPEDIA SOPPRESSA

GERIATRIA E MEDICINA PERDEREBBERO IL PRIMARIATO PER CUI DIVENTEREBBERO UNITà SEMPLICI E NON PIU COMPLESSE.

OSTETRICIA E GINECOLOGIA SOPPRESSE(NONOSTANTE ABBIANO I NUMERI PER RIMANERE APERTI, IL PIU BASSO NUMERO DI CESARI IN PUGLIA E OLTRE I 500 PARTI ANNUI)

PEDIATRIA SOPPRESSA

NEONATOLOGIA SOPPRESSA

CARDIOLOGIA SOPPRESSA

REPARTO DI RADIOLOGIA STESSO DISCORSO FATTO PER GERIATRIA E MEDICINA

LABORATORIO ANALISI STESSO DISCORSO FATTO PER GERIATRIA E MEDICINA.

tutto questo per rafforzare ospedali come Bisceglie, Barletta e Andria  che distano tra loro pochi km.

cosa che invece non può dire il territorio che comprende  Canosa Minervino Spinazzola, con la chiusura di quei reparti da me elencati pocanzi andrebbero a

penalizzare fortemente queste popolazioni mettendo a rischio I FAMOSI L.E.A ( livelli esistenziali di assistenza).

Come sempre quando si chiudono attività non ci si può dimenticare dell’indotto ,del personale che opera all’interno dell’Ospedale,mi dice Primo:in questo momento intanto che io sto parlando con te e ti sto narrando la nostra situazione mi dicono che all’interno dell’Ospedale è stato vietato al personale che fa parte della manutenzione,delle pulizie,dei tecnici,degli elettricisti di intervenire in caso di bisogno di questi servizi.Il loro compito gestito e svolto da anni viene affidato a personale esterno che ne riceverà l’appalto quindi si terranno delle persone in loco che si vedranno strappare il lavoro dalle mani,che rappresenteranno un costo e che non potranno svolgere il loro lavoro ma solo limitarsi a scaldare una sedia per tutto il giorno a discapito di chi  potrebbe ricevere la soluzione ai loro problemi in tempi brevissimi,oltre il danno la beffa tanto per restare in tema di scelte coerenti ed operate per il bene dei cittadini e dei lavoratori.

Nascono i disguidi,le persone si lamentano e sono insoddisfatte fino a quando non si decide di abbandonare il posto di lavoro per liberare dell’ ingombro della presenza in questo modo si creeranno altre persone disperate che se non hanno un carattere forte potrebbero commettere l’ennesimo omicidio di stato che ormai è all’ordine del giorno e non scompone sicuramente le coscienze di chi una coscienza non ha.

Primo è un cittadino onesto che non ci sta a vedere la sua terra senza aiuto,non ci sta a portare il peso delle persone anziane  lasciate in mano a soli quattro specialisti perché è questo Il numero degli specialisti prevesti per questa zona gli interventi non saranno più possibili .Ora bisogna percorrere almeno 25 km in auto per giungere in ospedale in caso di gravi ferite da operare, quando ormai si è rimasti dissanguati dopo rotture di acque di gestanti o profonde ferite di contadini.

Si legge e si pensa che non vi sia nulla di nuovo che a  chiudere ed a perdere eccellenze e collaborazioni ,posti di lavoro e vite che si appiattiscono e soffrono non  vi si possa porre rimedio,ma le cose non stanno propriamente così.

Le persone comunque stanno prendendo  coscienza e stanno sollevando la testa e lo stanno facendo in vista delle prossime elezioni.

Le persone si stanno organizzando non fanno più finta di non vedere cosa gli ruota accanto,le persone stanno formando comitati si stanno riunendo,stanno parlando fra loro si stanno confrontando per cercare delle soluzioni,per riprendersi ciò che dovrebbe essere difeso per non lasciare sempre tutto nel silenzio che troppo spesso viene scambiato per tacito assenso ma non sempre è così.

Primo ha sfilato nella manifestazione che ha visto i suoi concittadini agire,ha trovato il conforto delle amministrazioni locali ,regionali e comunali.

Primo non ha smesso di credere in ciò che basterebbe poco per realizzare ,ha appoggiato il personale che ha occupato la struttura per un mese e lo segue non lo lascia solo,comprende quanto c’è in gioco,comprende quanto si debba non smettere di credere nei sogni e non si limita a parlare cerca di essere laddove c’è bisogno di conforto e di  aiuto ,di appoggio,Primo nel suo silenzio ha deciso di raggiungere anche me ,ha deciso di affidarsi a qualcuno che potesse dare voce alla sua voce e che non può smettere di schierarsi al fianco delle persone che non si lasciano irretire da quattro belle parole e mai manifestate con le azioni e questa cosa mi spaventa,l’indifferenza con cui i nostri rappresentanti politici ci abbandonano al nostro destino dimenticando che neanche quello è più nostro da che ci sono loro…si decidono loro cosa devono toglierci,decidono quanto e come dobbiamo soffrire,decidono per cosa e per mano di chi dobbiamo morire e decidono anche che non possiamo avere la possibilità di curarci come vogliamo .

Sono sempre stata contro l’arroganza soprattutto contro l’arroganza degli ignoranti e di persone che ignorano quanto sia difficile vivere e riuscire a costruirsi una vita nonostante ciò che ne hanno fatto delle nostre vite.

Sono sempre stata contro le ingiustizie ed i soprusi,non ho mai avuto paura di dire come la penso,non ho mai avuto paura di invitare le persone a leggere ed a documentarsi perché leggere consente alla coscienza di formarsi e di elevarsi,di conoscere come è il giro del fumo e di spazzarlo via questo fumo che vorrebbe impedire di vedere a chi invece ne ha tutto il diritto.

Dovrebbe essere umano abbandonare nei corridoi persone contagiose ? Dovrebbe essere umano avere un punto nascita per cui si sono investiti oltre un milione di euro provvista di vasca per parto in acqua li ferma a fare la muffa ? Dovrebbe essere umano abbassare la testa di fronte a tutte queste lobby che ormai sono note ai più e che portano ricchezza sempre e solo ai soliti noti?

Dovrebbe essere umano dimenticare quanto sia difficile riuscire ad avere qualcosa che funzioni oggi in Italia ? Concludo salutando Primo ed invitandolo a non perdere mai la speranza e la voglia di lottare così come invito tutti coloro che hanno avuto la bontà di leggere fino a qui a non abbassare la mia testa  di fronte ai soprusi.

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