sabato 19 aprile 2014

Il quinto candidato ufficiale apre la quaresima elettorale di sangue



Sta per finire questo fine settimana di passione per la politica montegranarese. Finisce dopo una Via Crucis dove erano presenti tutti i rappresentanti delle liste in lizza per governare il paese a scarpinare affannosamente, divisi nei propri specifici capannelli, dietro agli altoparlanti oranti, tutti pii e devoti almeno una volta ogni cinque anni. Magari erano lì a pregare perché il plurisindaco siderale non si candidasse e invece, incredibile ma vero, oggi questi ci sconvolge ogni dogma di fede annunciando che sì, sarà lui a capitanare la compagine dei dissidenti e sarà lui, sbalordite gente, a vincere le elezioni.
Ora non ci resta che attendere. Attendere che vengano rese note le liste dei candidati, attendere che giunga quel fatidico giorno in cui i Montegranaresi sceglieranno il loro nuovo sindaco. Basso ha ragione: la sfiducia a Gismondi ha rivelato conti che, altrimenti, avremmo ignorato, più o meno. Ma forse li ignoravano anche i dissidenti, visto che, all’epoca, non ne parlarono e se ne dicono edotti, come se sempre l’avessero saputo, solo ora. E sono conti dei quali sono perfettamente e pienamente corresponsabili. Ma la memoria della gente è corta e, da qui a fine maggio, i Montegranaresi sapranno perdonare sia il padre putativo di Gismondi, quel Basso che non necessita di estetista, che il figliol prodigo mai pentito Gismondi, che invece l’estetista lo conosce bene.
Ultimi sprazzi di campagna elettorale che si preannunciano scoppiettanti, ora che il più esperto tra i politici nostrani rompe gli indugi. Sarà un periodo di passione, una nuova quaresima, quella che ci porterà ala voto. Vedremo scorrere il sangue? Sì, ne sono convinto, visti i colpi bassi, le bassezze, la bassa misura dei contenuti cui abbiamo già avuto modo di assistere. E il finale non deluderà: si passerà dalla farsa al grottesco finchè eleggeremo un sindaco che non rappresenterà nessuno.

Luca Craia

Nessun commento:

Posta un commento