domenica 2 marzo 2014

Che bel centro-destra a Montegranaro



Il nuovo che avanza, i “dissidenti”, il nuovo volto del centro-destra montegranaresi, oltre a quello dei tre artefici del commissariamento del Comune di Montegranaro (il quarto pare fosse malato), è il volto di due giovanissimi del panorama politico di casa nostra: Giuseppe Tappatà, storico segretario dell’allora PSI di Basso, e di Giancarlo Venanzi, il cui curriculum politico è noto a tutti, due ragazzini. La loro proposta? Udite udite: ricompattiamo la coalizione, basta che se ne vada Gismondi. Ma come, dico io, volete ricombattere una colazione che avete giudicato fallimentare al punto da far cadere l’amministrazione da essa sostenuta? Potevate discutere, mettere sul tavolo proposte, rimetterla in carreggiata e finire il mandato. Invece avete preferito il commissario. E ora volete rimetterla insieme? Follia? Opportunismo? Strategie bislacche? O forse incrollabile fiducia nella distrazione (chiamiamola così) dell’elettore?
Intanto Gismondi, dal canto suo, continua a lanciare strali contro la Lista Stranamore. Accusa Ediana Mancini di poca esperienza politica, dimenticando che personaggi ben più esperti, come lui stesso e il suo ex mentore Gianni Basso hanno sortito risultati a dir poco discutibili per il nostro Comune. Accusa Perugini  di non riconoscere i lavori effettuati dalla sua amministrazione e, fra quelli che enumera, include anche quelli fatti dalla provincia. Accusa l’opposizione di aver votato la sfiducia. Dimentica che l’opposizione, di solito, dovrebbe fare, appunto, l’opposizione.
Sarebbe bello che il centro destra nostrano si ricompattasse. Con queste premesse sarebbe davvero divertente.

Luca Craia

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